Progetto La Bussola delle Emozioni
Destinatari: bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, famiglie.

La Scuola è uno dei principali ambienti in cui il bambino e il ragazzo costruisce la propria personalità e sperimenta le relazioni con gli altri, attraverso le emozioni e i sentimenti.
Nella quotidianità i bambini e i ragazzi provano varie emozioni; tuttavia, non sempre riescono a riconoscerle e a esprimerle. Non sempre queste emozioni vengono riconosciute dagli adulti educanti.
Educare alle emozioni non significa insegnare a un bambino per esempio a non arrabbiarsi, ma significa permettergli di arrabbiarsi aiutandolo a riconoscere quello che prova e a chiamarlo per nome. Significa imparare a stare nell’emozione senza esserne sopraffatti, altrimenti non sarebbe una educazione, ma una forma di repressione!
Con il progetto educativo-didattico “La bussola delle emozioni”, si vuole offrire l’opportunità ai bambini e ai ragazzi di comprendere il loro stato d’animo, fornendo loro esperienze che gli permetteranno di capire le proprie reazioni, siano esse negative o positive, per imparare a saperle controllare.
Come filo conduttore del progetto, verranno utilizzati albi illustrati, video, foto. Dopo l’ascolto della storia e/o la visione del video, i bambini e i ragazzi verranno invitati a riflettere sui personaggi, sull’ambiente, sulle situazioni emerse, agganciando le emozioni al proprio vissuto personale, alle loro esperienze di vita. Il progetto diventa un’occasione per riflettere e condividere insieme ai compagni le esperienze, aiutando i bambini e i ragazzi non solo a conoscere le emozioni, ma a riconoscerle in se stessi e negli altri.
Un allenamento che durerà tutta la vita. Le esperienze proposte proposte condurranno i bambini e i ragazzi in un percorso focalizzato nel riconoscimento e nell’ alfabetizzazione emotiva di base e del controllo e gestione delle emozioni.Con la realizzazione di questo progetto educativo-didattico, si intende proporre ai bambini e ai ragazzi un percorsi di apprendimento mirato a rafforzare l’identità personale, l’autonomia e le funzioni esecutive, fornendo strumenti per conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni.
Per le famiglie sono previsti tre incontri per documentare le esperienze vissute dalla voce dei protagonisti (soprattutto per i ragazzi della primaria).
OBIETTIVI FORMATIVI DEL PROGETTO
- Acquisire comportamenti corretti nei confronti degli altri e dell’ambiente
- Essere motivati a collaborare con gli altri per la gestione di un bene comune
- Sviluppare il senso dell’agire comune
- Raccontare esperienze personali ai compagni, in vari modi
- Formulare ipotesi e spiegazioni
- Ampliare il proprio lessico
- Arricchire le tecniche espressive
- Potenziare le capacità artistico-creative
- Migliorare l’attitudine alla scoperta e all’analisi delle emozioni proprie e altrui
- Sviluppare il senso e il valore dell’altruismo
- Scoprire e sviluppare un atteggiamento empatico
LA NOSTRA SOCIETA’ AIUTA REALMENTE I BAMBINI E I FUTURI RAGAZZI NELLA LORO CRESCITA EMOTIVA?
La risposta merita una breve riflessione. La nostra è una società che rispetto al passato ha mostrato più attenzione alle emozioni. Si parla però di analfabetismo emotivo (Galimberti 2018). E’ una società che tende a imporre i modelli dell’ APPARIRE PER ESSERE (pensiamo ai social network), della COMPETITIVITÀ, del POSSEDERE TUTTO E SUBITO. Sono in generale bambini iperstimolati perché bombardati da mille stimoli di ogni tipo anche virtuali (pensiamo per esempio alle emozioni dei videogiochi).Oggi le Neuroscienze sostengono la necessità di prendere molto seriamente le emozioni. Ci dicono che i sentimenti si apprendono attraverso la cura che si ha dei bambini durante i primi 3 anni di vita, quando si formano le mappe emotive, cioè la dimensione emotiva sentimentale di un individuo, la modalità di sentire e reagire in modo proporzionato agli eventi.